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Il vecchio Lupo protagonista di questo libro, magrolino e sociopatico, si è ritirato a vivere in tranquillità sulla cima di una montagna. Ha un animo gentile, legge poesia e vorrebbe nutrirsi di foglie e fiori, ma ahi lui è nato lupo e il suo destino vuole altrimenti. Ai piedi del monte vive il signor Seguin, che alleva deliziose caprette, paffute e ben nutrite... in attesa di spedirle al macello della vicina città. Ma non tutte le caprette di Seguin accettano di vivere imprigionate. Ogni tanto qualche spirito ribelle salta il recinto e, barbetta al vento, fugge in cerca della libertà... Le più fortunate, su indicazione del Lupo, approdano al vicino paese dei vegetariani dove trovano il paradiso dimenticandosi completamente del signor Seguin. Un giorno a fuggire è una capretta impetuosa e un po' matta di nome Fiordilatte che, appena vede il Lupo, parte alla carica contro quello che le hanno sempre presentato come il suo peggior nemico. Invano lui la supplica di smettere, ma la sventurata non gli dà pace, fino al tragico epilogo che porterà il Lupo davanti a un implacabile tribunale di uomini. In questa riscrittura in versi rimati del racconto "La capra del signor Seguin", di Alphonse Daudet, Marie-Sabine Roger ci porta a riflettere con un sorriso (talvolta amaro) su come le apparenze ingannino e i pregiudizi possano ferire quanto i denti aguzzi di un lupo. Perché il mondo non è tutto in bianco e nero, e può darsi che il terribile Lupo cattivo sia più innocuo di un consesso di rispettabili signori imparruccati seduti a tavola. È solo questione di osservare la realtà dalla giusta prospettiva, affrancandosi dai preconcetti che ci impone la società con la sua visione limitata (e specista). Le inconfondibili illustrazioni a grafite di Marjolaine Leray, impreziosite da note di colore nei punti salienti del racconto, accompagnano il testo di Marie-Sabine Roger e si fanno mutevoli quanto il tono della narrazione: dapprima fumettistiche, a tratti bucoliche, chiudono il volume su una nota che ricorda la satira amara dell'espressionismo tedesco di inizio Novecento. Età di lettura: da 6 anni.